domenica 22 aprile 2012
venerdì 20 aprile 2012
IL MONDO "DECOSTRUITO" DI Peter Eisenman
Il decostruttivismo nasce nel 1988 a New York con una mostra che da il nome a quello che sarà poi un movimento architettonico vero e proprio. La mostra presenta sette personalità, tra cui spiccano Peter Eisenman, il quale può essere definito come l' autore stesso dell' intera operazione; Zaha Hadid, che fino ad allora non aveva ancora realizzato nulla ed, infine, Frank Gehry.
Questo nuovo movimento è caratterizzato da una sintassi progettuale che si basa sull' assemblaggio e la meccanica: una novità necessaria per mantenere vivo l' interesse nell' architettura affinchè quest' ultima continui ad avere peso all' interno della società.
Gli architetti che seguiranno questa corrente innovativa lasceranno dei segni molto forti che genereranno delle importanti ricadute per i futuri movimenti architettonici. Tutto questo è stato reso possibile dalla situazione socio-politica mondiale dell' epoca: il blocco sovietico aveva iniziato a vacillare fino alla definitiva sconfitta, segnata dalla caduta del muro di Berlino nel 1989. Si aprono così nuovi confini, e si vengono a delineare nuove geografie (basti pensare alla Iugoslavia ed alla Cecoslovacchia).
LA FIGURA DI PETER EISENMAN.
Eisenman è considerato uno dei "fondatori" del decostruttivismo, grazie al suo innovativo modo di approcciarsi all' archittetura: egli effettua un' operazione "sintattica" basata sui volumi, coniando nuove terminologie quali griglie, layer, strati... Utilizza la compenetrazione tra pieni e vuoti, traslando e roteando i diversi volumi.
Grazie ai suoi studi paralleli all' architettura (si occupa di algebra e biologia), raggiunge una nuova tecnica progettuale, che risolve finalmente il problema del movimento in architettura: il BLURRING.
Questo termine letteralmente significa "sfocamento" e costituisce la tecnica stessa di questo nuovo meccanismo progettuale. Le origine di tale tecniche possono essere ritrovate all' interno del movimento futurista, in particolar modo nella rappresentazione di Giacomo Balla "Dinamismo di un cane al guinzaglio": i movimenti vengono sovrapposti dando così, appunto, l' idea di sfocamento e quindi di movimento allo stesso tempo.
"Dinamismo di un cane al guinzaglio", G.Balla
La prima apparizione della tecnica del "blurring" si ha nel progetto della CASA GUARDIOLA a Cadice, 1988. Alla base di tutto ciò vi è il movimento delle onde, che viene visto come un' azione continua a ripetuta. Il progetto della casa, infatti, viene basato proprio sulla rotazione di volumi ad L, che si frammentano ed intersecano tra di essi, generando così un movimento oscillatorio, proprio come quello delle onde. Si può quindi notare come il paesaggio ed il contesto circostante siano fondamentali in Eisenman durante la progettazione. Egli trasforma l' idea in un processo generativo, creando una nuova estetica.
Processo generativo di Casa Guardiola
lunedì 9 aprile 2012
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